mercoledì 2 febbraio 2011

Roderick e Hickman, due fenomeni in Legadue!

RIMINI Nella città felliniana adesso l'idolo è un cestista con una storia di ragazzo-padre che lo ha fatto crescere in fretta. La sua vita potrebbe essere la trama di un film: il giovane cresciuto in povertà sulla strada e sui campetti di Philadelphia, dove è nato nel 1988, che grazie al suo talento promette di diventare una stella.
Scoperta Terrence Roderick, guardia/play, è l'ultima scoperta della scuderia Capicchioni che, dopo il salvataggio del club, è ancora partner della proprietà guidata da Giorgio Corbelli. Roderick, 17.6 punti di media è l'americano più giovane del campionato e il più futuribile per le grandi leghe, capace di esaltare con schiacciate da urlo. «Nei playground di Phila dicevano che ricalcavo le orme di Doc J Erving e Iverson per le mie doti acrobatiche - sorride lui - ma allora ero un ragazzino che ancora non si era scontrato con le difficoltà della vita. Non sono riuscito a frequentare il college perché, dopo un semestre all'Università di Alabama-Birmingham, ho dovuto lasciare gli studi e il gioco per tornare a casa ed occuparmi di mia figlia che oggi ha tre anni. Ho fatto l'operaio per guadagnarmi da vivere e accudire la bambina, i miei sogni di diventare un giocatore professionista sembravano svaniti poi un giorno mi sono ritrovato su un campetto di Portsmouth, in Virginia, dove ero andato a trovare alcuni miei ex compagni impegnati nell'annuale torneo ad inviti per collegiali seguiti dalla Nba. Lì scatenai un 3 contro 3 alla morte, a bordocampo c'era Manuel Capicchioni, che mi scritturò e mi offrì di venire in Europa».
Austria L'anno passato Roderick ha giocato in Austria, poi è arrivata la chiamata di Rimini dove è stato firmato con un contratto basso (35mila dollari). «Ho messo qualche piccolo bonus sui punti segnati per arrotondare il mio ingaggio - dice Terrence che ha un record stagionale di 33 punti - ma non sono un mangiapalloni. Il mio basket è fatto di corsa e di forza esplosiva. Il mio obiettivo? Emulare la carriera di Keith Langford: dalla LegaDue all'Eurolega. Posso fare meglio di lui».

CASALE Ripescato in Finlandia, Ricky Hickman è la stella della Fastweb e la diversità di Casale. Nella squadra che con 11 vittorie nelle ultime 12 partite ha scalzato Udine al 2° posto, brilla la stella di questo giovane play Usa. Sguardo da cucciolo, grande determinazione, il nuovo talento intrigante della Legadue è entrato in Europa nel 2007 dalla porta di servizio. Romania, Germania e Finlandia, dove è capocannoniere del campionato col Namika Lahti. Lì viene avvistato da Casale. Al termine della scorsa stagione regolare, coach Marco Crespi lo ingaggia come assicurazione in caso di infortuni nei playoff. Casale esce in semifinale contro Sassari.
Polizza La «polizza» non viene utilizzata ma Hickman, in poco più di un mese, riesce a conquistare dal punto di vista tecnico ed umano il coach che punta su di lui per la nuova stagione. Una scelta affascinante e rischiosa che sembra però andare in crisi. Il punto più basso a Jesi. Terza di andata: 3 punti e 3 palle perse. Da un'altra parte si sarebbe parlato di taglio. A Casale, invece, inizia il lavoro di ricostruzione. La domenica dopo, la resurrezione. Allo sguardo da cucciolo si aggiunge il sorriso. Il segnale di una crescita fatta di personalità e fiducia - ora viaggia a 17 di media - ed è 8° negli assist.
Filosofia Il modo in cui Hickman è stato messo in condizione di esprimersi rientra nella filosofia della Junior. Un progetto basato sulla proprietà solida del presidente Giancarlo Cerutti, su un allenatore-manager e sull'ambizione di rappresentare un modello di gestione originale in Italia che ha prodotto iniziative come il Manifesto del tifoso e la moviola nelle scuole, come strumento per rivedere un gesto tecnico e non per polemiche. Casale vuole vincere mostrando uno stile differente. Hickman può aiutarla.

"La Gazzetta dello Sport" di mercoledì 2 febbraio 2011 - Pg. 30
Di Andrea Tosi (articolo Roderick) e Maurizio Neri (articolo Hickman).

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